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di Alessandro Rimoldi | 15-04-2025 08:22
Osteopatia

Tumori da parto: cosa sono, perché compaiono e come trattarli

Durante i primi mesi di vita, il corpo di un neonato attraversa enormi trasformazioni. Tra i cambiamenti che possono destare preoccupazione nei genitori ci sono i cosiddetti “tumori da parto”. Nonostante il nome possa spaventare, nella maggior parte dei casi si tratta di condizioni benigne e temporanee. In questo articolo ti guiderò alla scoperta di cosa sono davvero i tumori da parto, perché compaiono e come affrontarli nel modo più sereno possibile.

Tumori da parto: cosa sono, perché compaiono e come trattarli

Durante i primi mesi di vita, il corpo di un neonato attraversa enormi trasformazioni. Tra i cambiamenti che possono destare preoccupazione nei genitori ci sono i cosiddetti “tumori da parto”. Nonostante il nome possa spaventare, nella maggior parte dei casi si tratta di condizioni benigne e temporanee. In questo articolo ti guiderò alla scoperta di cosa sono davvero i tumori da parto, perché compaiono e come affrontarli nel modo più sereno possibile.

Cosa sono i tumori da parto?

Il termine "tumore da parto" viene usato comunemente in ambito ostetrico e pediatrico per descrivere rigonfiamenti, edemi o ematomi che possono comparire sulla testa o sul corpo del neonato subito dopo la nascita. Non si tratta di tumori nel senso oncologico del termine: non hanno nulla a che vedere con masse tumorali maligne o cancerogene.

Queste formazioni si sviluppano a causa della pressione esercitata sul corpo del neonato durante il passaggio nel canale del parto. Si verificano più frequentemente nei parti vaginali lunghi, difficoltosi, o in caso di utilizzo di strumenti come ventosa o forcipe. Anche i neonati di peso elevato o con un diametro cranico maggiore sono più soggetti.

I principali tipi di tumore da parto

Vediamo nel dettaglio i più comuni tumori da parto, le loro caratteristiche e cosa aspettarsi nel decorso naturale.

1. Tumore da parto cefalico (tumore da parto vero e proprio)

È il più frequente e si manifesta con un gonfiore molle e indolore localizzato sulla parte del cranio che ha fatto per prima il suo ingresso nel canale del parto. Il rigonfiamento è dovuto a un accumulo di liquidi nei tessuti molli del cuoio capelluto.

  • Comparsa: subito dopo il parto
  • Evoluzione: si riassorbe spontaneamente in pochi giorni, senza conseguenze
  • Trattamento: nessuno, solo osservazione

2. Cefaloematoma

È una raccolta di sangue tra l’osso cranico e la membrana periostea. A differenza del tumore da parto semplice, il cefaloematoma non supera mai le linee di sutura del cranio, perciò appare più circoscritto.

  • Comparsa: entro 24-48 ore dal parto
  • Evoluzione: può aumentare di volume nei primi giorni, poi si riassorbe lentamente (da settimane a 2-3 mesi)
  • Trattamento: nella maggior parte dei casi non serve intervenire, ma è utile monitorare. Raramente può calcificarsi o essere associato a ittero neonatale

3. Caput succedaneum

Simile al tumore da parto cefalico, ma più diffuso e spesso con componente edematosa marcata. Può coinvolgere anche le palpebre e la fronte del neonato.

  • Comparsa: già alla nascita
  • Evoluzione: scompare in 1-2 giorni
  • Trattamento: nessuno

4. Emorragie sottogaleali

Molto più rare e potenzialmente gravi, consistono in una raccolta di sangue tra il periostio e l’aponeurosi epicranica. Possono espandersi rapidamente e comportare perdita ematica significativa.

  • Comparsa: subito dopo il parto o nelle prime ore
  • Evoluzione: necessita di osservazione clinica attenta
  • Trattamento: in ospedale, possibile intervento medico urgente

Cosa può causare un tumore da parto?

Le cause principali includono:

  • Pressione del parto vaginale: lo sfregamento e la compressione nella fase espulsiva
  • Uso di strumenti: forcipe e ventosa possono aumentare il rischio di cefaloematoma o emorragie
  • Posizione del feto: presentazioni occipitali posteriori o asinclitismi possono aumentare la pressione sul cranio
  • Durata del travaglio: parti lunghi o precipitosi influenzano il grado di compressione
  • Fattori materni: come un canale del parto stretto o rigidità del perineo
  • Fattori fetali: come la macrosomia (peso alla nascita >4 kg)

Quando preoccuparsi?

Nella stragrande maggioranza dei casi, i tumori da parto non rappresentano motivo di allarme. Tuttavia, è importante rivolgersi al pediatra o al neonatologo se:

  • il gonfiore aumenta invece di ridursi
  • si nota una variazione di colore della zona (rossore, lividi estesi)
  • il neonato appare sofferente, piange spesso o ha difficoltà ad alimentarsi
  • compaiono segni di anemia o ittero marcato
  • si sospettano emorragie sottogaleali (gonfiore fluttuante che si estende sulla testa, pallore, ipotonia)

Il medico valuterà la situazione e, se necessario, prescriverà ecografie o esami del sangue per monitorare l’eventuale presenza di anemia o bilirubina elevata.

Il ruolo dell’osteopatia nei tumori da parto

Anche se il tumore da parto si riassorbe spontaneamente, la compressione sul cranio e sul corpo del neonato può lasciare delle tensioni o disfunzioni somatiche. Qui entra in gioco il ruolo dell’osteopatia pediatrica

Trattare il neonato con approccio osteopatico dolce può:

  • favorire un riassorbimento più armonioso dei liquidi
  • aiutare il corretto sviluppo cranio-sacrale
  • migliorare il sonno e la suzione
  • prevenire o correggere plagiocefalie posturali
  • supportare l’adattamento del neonato al mondo esterno

Ovviamente, l’intervento deve essere effettuato da un osteopata con esperienza in ambito pediatrico, in collaborazione con il pediatra curante.

Come supportare il proprio bambino a casa

Oltre al supporto medico e osteopatico, i genitori possono aiutare il piccolo con semplici accorgimenti:

  • Allattamento frequente, per favorire il drenaggio linfatico e migliorare il benessere generale
  • Coccole e contatto pelle a pelle, che riducono lo stress del neonato
  • Posizionamento variato durante il sonno e la veglia, per evitare pressioni prolungate su una sola zona della testa
  • Attività motorie dolci, come il tummy time controllato

Tumori da parto e trauma del parto: un’occasione per rallentare

Spesso il tumore da parto diventa per i genitori un campanello d’allarme. È un invito a rallentare, osservare il proprio bambino, coglierne i segnali e mettersi in ascolto. Ogni neonato nasce con il suo tempo e i suoi ritmi. Anche le piccole “ferite” del parto hanno bisogno di cura, presenza e amore.

Conclusione

I tumori da parto sono un fenomeno comune, spesso benigno e transitorio. Tuttavia, meritano attenzione e cura, sia dal punto di vista medico che relazionale. Con il giusto accompagnamento, possono trasformarsi da motivo di ansia a prima occasione di contatto profondo tra genitori e neonato.

Se hai appena avuto un bimbo e vuoi offrire al tuo piccolo un sostegno dolce, rispettoso e professionale, prenota una valutazione osteopatica nel nostro studio: ti aiuteremo ad affrontare i primi mesi con più serenità e consapevolezza.